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100 | gli zingari nel modenese |
Ma passato questo caso, per mo unico di clemenza, nel quale l’animo di sfuggita si e riposato, continuo la narrazione sempre tristissima.
Compare, circa nel 1660, uno Zingaro nazionale, Giovanni Bianchi, cremonese, capitano di Zingari che domanda, ’ di poter abitaro tre giorni per ogni luogo dello Stato con sette uomini e donne e famiglie con le loro armi.’ Questa richiesta che si risolveva in una autorizzazione perpetua di scorazzare il modenese e agli abitanti di fargli le spese, per fas aut per ne fas gli venne accordato per 15 giorni in tutto. Cio non gli impedi di continuare a lungo la sua vita randagia e già vecchissimo guidava ancora una compagnia di Cingani del Monferrato, ed ebbe a ridomandare nel 1693 un’altra licenza di sosta nel modenese, ’ promettendo di vivere da buoni cristiani e di non molestare alcuno.’ x II governo pero, questa volta, non fidandosi di chi non poteva vivere che di furto, non accordo.
Una lettera di Guglielmo Botti, Podesta di Brescello, del 28 dicembre 1564 ci presenta una informazione, assai interessante, sui modi violenti coi quali, sotto l’influenza delle gride, i contadini si buttavano adosso agli Zingari.
’ Alia fine di Giugno, in campo Rainero, nella giurisdizione di Brescello, vennero certi Cingari e quivi si fermarono coi loro bagagli. Mentre appiccavano li fuochi sopragiunsero molti di Castelnovo armati di spade, picche et archibugi, che subito corsero adosso alii prefati Cingani, che se non si fossero rifugiati in quel di Reggio, e salvati in una osteria, avrebbero anco ricevuto delle ferite, ma li svaligiarono assai robe di rame, una tazza d’argento e un cavallo di pelamo rosso, con le quali robe si tornarono a Castelnovo.’ 2 E giacche siamo a Brescello noteru che una grida ivi pubblicata, il 1° ottobre di quest’anno, vietava in causa di difesa dalla peste, ’di alloggiare i questuari, furfanti, mendicanti, forestieri, canta in banco, herbolatti, bagatellieri, commedianti et cingani.’ Curioso accostamento di nomi.
Che risse tra gli Zingari dovessero sovente destarsene, lo dice il tenore della loro vita e la Littera Passus fin dalle prime pagine di questo scialbo scritto, ma io non ho trovato fin ora denuncia di un fatto positivo che esca dall’ambito di pure risse. Ma adesso riscontro che nel 2 agosto 1677 il Massaro del Cavezzo informava 1 Arch, di Stato in Modena, Particolari’at nome.
’-’ Arch, di Stato in Modeua, Brescello Ufficiali.