Pagina:Journal of the Gypsy Lore Society - Vol. III.djvu/126

92 gli zingari nel modenese

Podest£ di ’liberare senza spesa trc donno Cingarc essendoche innero da Lui per riavere una scrittura sua e che stanno di stanza su quel di S. Felice ’ * e il giorno 11 seguente si rilascia a Modena un salvacondotto a Giulia e Maria Sforza Cingare abitanti pur esse su quel di S. Felice, e forse le stesse già ricordate, ’ perchè possano andare a Montecchio, a prender robe spettanti ad una figlia di Giulia e di Sforza Trombetta,’ e il 1° ottobre 1G22, si concede a Giulia, Maria ed Eleonora Zingare pure di S. Felice, di poter passare per Modena c suo distretto così nell’andare che nel tornare da Reggio e da Montecchio a S. Felice per riportarvi robe dell’eredita del suddetto Sforza. 2 Questi eran Zingari sedentari.

L’Inquisizione si occupava spesso degli Zingari, ed io di questo punto d’osservazione che e molto importante, purtroppo non ho potuto occuparmene ex professo, perchè questa mia ricerca era fatica da potersi esaurire da un giovane, non da chi numera 66 auni. Pure siccorae ha tratto a stregherie in cui le Zingare avevano ed hanno larga nomea, ricordero come il 6 maggio 1623 comparisse davanti all’Inquisitore di Modena Pietro Gaspari del Finale e deponesse come ’ essendo in luoco denominato il Dosso ove faceva legare il fruinento, vi venne a spigolare una Cingana chiamata Giulia che sta sempre su quel del Finale e gli disse che Madonna Alessandra, moglie di Giovanni Nicolo Roinei suo parente, lo voleva far guastare e che andasse riguardato che non gli levassero la pedega,’ cioè l’impronta che il piede lascia nel camminare, la quale allora si credeva servisse a sortilegi. Questa Giulia era fisdia di Antonio Mori di S. Felice e vedova di un Orazio Zingaro che abitava al Finale nella Via dei Frati. Erano dunque Zingari locali. 3 E indigeni erano egualmente quelli che costituivano la banda condotta da un Santo Campana chiamato il Cingano Bolognese ladro famoso arrestato il 19 giugno alla Pioppa di Sorbara.

Pure in quest’anno si legge nella corrispondenza fra il Duca Cesare e il Cardinale Alessandro suo fratello (30 settembre del 1023): ’Si trovano in Carpi due Zingani i quali si ha qualche intentione che abbiano narrato ad un nominato Magnanino, che essi furono con uno che aveva la barba longa in questi giardini per offendervi’; percio ha ordinato a Carpi che li mandino a 1 Arch, di Stato in Modena, Partimento, 1°.

2 Arch, di Stato in Modena, Decreti dell’anno.

3 Arch, di Stato in Modena, Atti Inquisizione, all’anno.