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Annotazioni ai ‛Testi friulani’.
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or dunque si aggiungono: d-unis chopis e d-uns chiandilirs et de unis impólis xiv 10, per uns furimegl per alcuni fornimenti, ib. Un testo italianeggiante del sec. XV ci dà analogamente: d'uni porcij (p. 333 pr.) d'alcuni porci (‛porcelli’)1.
150-1. Un buon esempio di ND in n, è sinix sindaci, xv 14; ed ha conferma dal dialetto dell’ant. Trieste (v. III).
164. Di -n = -m che resulti all’uscita, sarebbe importante esempio l'on (= om uomo) venuto a funzion pronominale in chi on la debés méti xv 1, che altro pur non deve dire se non ‛che si dovesse metterla’. Nello stesso documento è poco prima: che si 'debés tigné.
156. MN: cfr. incondegnát ecc. xiv 8, e Arch. I 520n.
167b: seiont avv. xvi 1 (bis), ordin. 5, seiont a seconda xvi 6 a, seioont ordin. ib. 6; ma segoond avv. e prep. ib. a, e segont avv. xvi 8 a 3, 63, 71.
167-8. La serie si compie bellamente per gli antichi esempj: fu fuoco xv 1, lu luogo xv 2: in bon lu, puesto in lu chi..., in quel lu chu vul, e 11: in lu det lu;- cfr. lus al num. 1372 — Poi s’aggiunge pani panico (v. p. 338); laddove l'odierno panízz, Pir. 504, è ‛panicium’ anziché ‛panicum’; e di pani si può chiedere s’egli vada nella serie di amí ecc. (tosc. paníco), oppure in quella di salvádi ecc., poichè i dizionarj latini metton pānĭcum3.- II nome di persona ‛Odoríco’ ha ancora la sua gutturale nel testo venzonese: Durich4; ma ne’ nostri documenti: Sant'Adorí xiv 2, Ser Udurlí xiv 3, come Fidrí xv 1. Così
- ↑ Ancora sia qui notato, como fenomeno non affatto privo di qualche valore istorico, l'aversi ne' testi italianeggianti il plur. in -i di femminili della prima, e vuol dire la forma friulana appena sfrondata del -s (cfr. Arch. I 518-9 n, II 405, IV 362 n; ecc.): ly festi, de candeli, 1; femini li quali, li poveri femini, 8; menary menárii mannaje, li gracij vostry (bis), 11.
- ↑ I doc. xv 1 e 2 son cividalesi.
- ↑ Ma quale fondamento ha poi questa tradizione lessicale? Non vedo che si citi alcun esempio nel verso o alcuna testimonianza d'antichi grammatici; e il tosc. paníco e il mil. paníg ci portano entrambi a panīcum. Lo spagn. e ven. panizo, il frl. paniz e anche il frc. panis, rivengono a ‛panicium’; e se non possono far prova per l'ī di panicum, pur lo favoriscono.
- ↑ rizut (ricevuto) per Durich e Dumíni. Ma Indrj Indrí, in quel medesimo testo, anzichè andare con Indrée Andrea (Arch. II 442), rivengono qui, e debbon valere Endrico Enrico.