Pagina:Joppi - Testi inediti friulani dei secoli XIV al XIX, 1878.djvu/178

352

Ascoli,



dee pur vivere ancora in qualche parte del Friuli), è tarz = tard+s, xviii a in f. (porden.). Di tas, tanto, dice giustamente il Pirona medesimo che fosse in uso frequente fino al tempo d’Ermes Colloredo (sec. XVII), e non sarà superfluo che ora in nota si raccolgano gli esempj che ne sono offerti dai ‛Testi’. Ma circa la ragione etimologica di questo tās, mi par molto dubbio che vi s’abbia a vedere tant+s. Malgrado il moderno tan = tant, che il Pirona ci mostra, mi par difficile, e senza esempio, che taccia, nell’antica forma, tutto il nesso nt. Sarebbe come supporre un ment-s o menz che si riducesse a mes. All'incontro non presenterebbe alcuna difficoltà la riduzione di tal-s a tās (cfr. la n. 2 a p. 349, e anche ús = *vuls vuoi); e, nell'ordine del significato, ognun vede che ‛talmente’ si tocca e si confonde con ‛tanto’ in quant'è avverbio. S’aggiunge, in favore di tal-s, che questo è uno degli avverbj in -s che realmente occorrono anche altrove (catal. tals)1.
Non lasceremo questo numero, senza permetterci un’altra brevissima punta nel campo morfologico, a proposito di ‛uni une’ per ‛alcuni alcune’, o quasi per articolo partitivo, come avvien nello spagnuolo, caso perciò ben diverso da quello di vuns chulg atris xv 1 e 6, dove anche l’italiano direbbe ‛gli uni cogli altri’. Agli esempj che il testo venzonese ci ha offerto (Arch. II 442),



  1. Ecco gli esempj: tas lampizzant e bielle, tas contenz, xvi 6 (p. 229 pr., 230; allato a tan plui contente, tant chi sai, p. 231, e appunto in questi due luoghi non converrebbe ‛talmente’ e ci vuole ‘tanto’), tas famoos xvi 6 b (allato a ha tant slarcghiaat la maan; e dello stesso secolo, nella Canzone già citata in n. a p. 349: tas famose allato a tant sanguinose e tant potent) sí tās chu lui, tās viéli, tās trist, xvi 8 b 4, 12, 13 (cfr. tant ib. a 19, 45), ben tās inant xvi 8 a 50 (qui per vero ci vorrebbe proprio ‛tanto’ e non ‛talmente’); tas jur dilette tanto li diletta xvii 1 a 69, tas bielle ib. 72, tas discuviartz ib. b 11, 26, tas contente ib. 15, chiar jare tas caro era tanto ib. 18, tas lontane ib. 20, tas mal i lave tanto male gli andava ib. 21, tas plui ib. 36, tas rar ib. 39, savi tas e ardít ib. 44, tas tormentát xvii 5 a (var.), tas poc ib.; chu luus tant tas che riluce in tanta e tal misura xvii 2 b, ed è una combinazione notevole. Ma piú notevole ancora:

    Qual chu vali plui tas jo stoi sospees
    O la belezze o la bontaat ch'havees,

    ‛quale valga di più (più tanto?) io sto indeciso’, che è nel già citato componimento del Sabbadini, insieme con buine tas buona tanto.