Pagina:Joppi - Testi inediti friulani dei secoli XIV al XIX, 1878.djvu/171

Annotazioni ai ‛Testi friulani’.

345



Spilimbergo (sec. XVII, 4), o meglio la ortografia di Eusebio Stella, ci dà, per questo dittongo, il doppio o; e ne va principalmente considerata la serie in cui l'udinese ha l'ū da (Arch. I 494-5). Alla quale spettano i seguenti esempj: rusignool a, coor f, i, k, coors k, jo moor f, k, foor h, looc h, l, loocs h, źooc l, mood l (mod d), brood a1. Del restante, lo Stella concorda col tipo udinese in vuul vuole b, d, oltre che in [v]uei voglio b, e, g, vueli io voglia b; a tacer dei casi di posizione sentita, come rispuesta e, quel collo k, jo puarti f, ecc. Ma fors h, i, si sottrae al dittongo. Per la varietà pordenon. (sec. XVIII) s’aggiungono ora alle liste del primo volume: flours 2 (bis), colour 2; fouc 2; davour num. 126b. E una varietà cargnella (sec. XIX) ci dà ouff uovo, pl. ous, si voul, muźóui (v. Arch. I 511), ecc., ma insieme da pruf ('da pruovo’, accanto) e źucgs giuochi. Ivi resiste al dittongo la combinazione interrogativa çe-mot come (che-modo); cfr. çemót, a so mot, nel saggio cargnello del secolo precedente (XVIII 3), e mot xv 1. L’ (= frl.), finalmente, pel quale si distingue la var. pordenon., ha qui nuovi esempj in cuói cuocere, vuol, puos posso; cuól, fuórfe; vuoda; xviii 2. Ma insieme ivi balena il vero dittongo friulano: vué oggi, cuarpát corpaccio, e anche vuálin vogliono.

61 app. (500): crous xiv 5, e perciò ancora da un documento gemonese; cfr. num. 46-56 e 18-28.

68 (93): chiolsis cose (cause) xv 14; s’olt s’ode xvii 1 b 8, uldít 21, uldíde 32, uldí xvi 8 a 46, 48, uldírin 72.

70. vognéli vangelo xvi 6 bis, 8 a 4, cfr. seugnéli xvii 1 b 28 e p. 340;- vodegnát xvi 8 a 19, ecc.

71-72. Per l’affievolirsi dell’a protonico, aggiungo: indegná *indamnjá- danneggiare xv 15, cfr. incondegnát ecc. condannato



  1. Quando all'incontro siamo ad amoor b, pechiadoor d, sudoor d, sool a, voos k, redroos k, l’ortografia dello Stella viene a coincidere con quella delle scritture anche udinesi che danno oo per ō, ee per ē, ecc.; cfr. xvi 2 b, xvi 6, xvii 2, a, b, c, d. Ma i saggi di Maniago (Arch. I 497) ci davano nitidamente: flour (sudour) ecc., come cour ecc. Quello di Spilimbergo che è in PAP. 528-9: onor; mood; ma tra le strofe attribuite a Spilimbergo, in Leicht, Prima e sec. centuria di canti pop. friul., p. 66, 68: colour, flour, morous amoroso. lacrimous, vous voce.