gior impulso permette loro di mostrarsi più belle, ma perchè la vita della casa nella sua maggior fragranza permette loro di mostrarsi più buone. Lo sport, i viaggi, l’alpinismo, il ciclismo, tutti i pretesti di vagabondaggio estivo non ci rubano più gli uomini; molti affari anche, molte professioni, danno qualche tregua l’inverno; le forti mani, leggermente incallite nei violenti esercizi fisici e stanche di regger la penna, si riposano volentieri a far l’arcolaio a una matassa di lana, o a riordinare le gradazioni delle matassine seriche, o a prendere e posare il porta-aghi, le forbici, gli innumerevoli ninnoli che ingombrano gli astucci e le cestelline da lavoro. Sono le ore in cui i teneri e vigili cuori femminili irraggiano e riscaldano; le ore in cui tutte le donne devono diventare un po’ mamme: collo sposo, col fratello, coll’amico. Quanti preziosi consigli, quante refrigeranti parole, quante efficaci esortazioni, quanto luminoso seme d’idee può cadere dolce e lento da un labbro femminile sul cuore del suo compagno, mentre le piccole mani s’industriano, creatrici o riparatrici, e le leggiadre teste sono chine sul lavoro e gli occhi belli non guardano e non turbano! Chi può dire le opere magnanime, i capolavori, le decisioni coraggiose e riabilitatrici di cui hanno gettato il primo filo queste Aracni pie dell’intelletto d’Amore? Cherchez la femme, la donna, sì, cercate la donna, ma non solo in fondo agli intrighi volgari; cercatela in fondo a tutte le opere belle, a tutte le opere grandi, a tutte le opere buone: un sorriso o una lagrima di donna sono nella base d’ogni ideale opera umana, come nelle fondamenta degli antichi edifizii i frammenti di marmi preziosi e le monete d’oro......