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Dal mare dipinge più efficacemente i tumulti che le immensità:
E quanto più sollevi le procelle |
Cantando l’aria, accenna ad intuirne fantasticamente, e ne rende qualchevolta magicamente, le fluttuazioni frementi di vita e piene di mistero:
Spiriti esulta il regno tuo, vanenti |
E così dopo i quattro elementi il Checcucci ci canta i tre regni della natura, poi l’Uomo, il Sole, l’Atomo, l’Etere, la Materia, la Forza, e Dio; e quasi tutti i canti hanno un corruscare multicolore di gemme e si svolgono in fili d’oro. Ma, purtroppo,