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Certo ti colse il torbido
Problema del futuro
Scavando i bei caratteri
Sovra l’antico muro;
Eri certo un poeta!
Eri certo un profeta!!
(O, idea vulgare e trista)
Eri forse un copista.

La padronanza e la disinvoltura dell’arte è sempre, come vedete, perfetta. Ma dove Arrigo Boito raggiunge una potenza meravigliosa è nella Fiaba di Re Orso. Vi s’incontrano accenti Shakesperiani. A voi, fanciulle, poco posso esporre di quella diabolica concezione, ma abbastanza spero per darvi un’idea della gagliarda originalità di tutto il lavoro. Udite:

V.

PAPIOL.

Per le bimbe, per i pargoli
Dalla fiaba impauriti,
Per i nonni fra le tenebre
Desti, pallidi, romiti,
Cangerò la tetra nenïa
In un verso allegro e matto,
Colla storia ed il ritratto
Del giullare Papïol.

Fu il buffon da una mandragora
Messo al mondo, e appena nato
Era al par d’un dito mignolo
Picciol, magro, affusolato;
Poi restò sempre rachitico
Fin ch’ei visse ed infermiccio,
E la crosta d’un pasticcio
Fu la culla di Papïol.