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E in grazia di questa nota in cui è tutta la melodia appassionata d’un trepido cuore di donna — uno di quei cuori semplici che i poeti amano — perdonate, signorine, al triste cantore le brutture che non conoscete. È morto — e che non si perdona ai morti? E dalle vostre mani, o buone, dalle mani alacri e pie scenda sulla tomba del poeta doloroso, in questa dolce primavera, una gentile carità di fiori.