Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 122 — |
|
Questo spirito insolito di sentimento e di vita nuova dimostri l’ideale di perfezione a cui potrebbe assurgere la lirica dal Marradi purchè palpitasse di qualche tumulto, purchè la bellezza marmorea e fredda si solcasse delle lagrime della passione. Per ora non sono che emozioni fuggevoli, dopo le quali egli affonda di nuovo nel suo giaciglio di fiori e ricomincia a fantasticare. Ora pensa a un’isola per conto proprio all’isola dei beati:
laggiù dov’io vorrei, lunge da tutti, |
Ma io non gli auguro di trovarla, poichè il nirvâna non è la vita; io, se osassi, augurerei invece alla sua splendida Musa solitaria che sogna fra il rezzo nel bel castello incantato, il principe amoroso della leggenda che allontanando le fronde la destasse con un bacio.