Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/53


gl’ipogei. 39

le quali si rifiutassero alla mesta e penosa professione o cercassero di uscirne.

Le meretrici registrate sono in piena balìa delle infami tenitrici di postriboli e della Polizia; quelle e questa solamente frenate dal maggiore o minor senso di giustizia dell’Ispettore capo dell’Ufficio Sanitario.

Colui che sopraintendeva all’Ufficio durante il mio soggiorno, e mi fu largo di notizie e di lumi, e difatti mi conduceva nelle dolorose gite, era per buona sorte uomo giusto e pietoso, nè mai lagnanza di veruna delle disgraziate giacque negletta; all’incontro, ad ognuna faceva seguito una severa inchiesta.

Quando, per esempio, una di loro esprimeva il desiderio di voler ritirarsi o tornare a’ suoi parenti o ridursi in altro paese, egli non permetteva mai che il suo debito verso la casa ne la impedisse: dimostrando sempre che quelle inumane megere trafficatrici si erano già lucrato il cento per cento sulle loro clienti; ed egli non permetteva mai che la Polizia registrasse per forza una ragazza, la quale potesse in qualsiasi forma provare di possedere mezzi di sussistenza, o anche un protettore.

Ma è giusto e prudente abbandonare così numerosa classe in pieno arbitrio d’un sol uomo?

Della pubblicità e dell’atrocità delle visite è impossibile parlare, nè credo che vi abbia chi dopo di avervi assistito una sola volta sentasi da tanto di sottomettersi ad una seconda prova.

Un solo quesito vorrei porre: dove il vantato beneficio igienico, quando lo stesso speculum serve per sani e per infetti?