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38 parte prima.

sedici distretti, se in essi il numero delle prostitute diminuì, gli è perchè le infelici per isfuggire alle atroci regole se ne andarono altrove.

Dall’altra parte sussiste l’evidenza, che rendendo innocue le conseguenze di un vizio al vizioso si rieccita la tentazione e si moltiplica il numero dei viziosi. Ma se avessi mai titubato su questa materia, prima della mia visita a Napoli, se per avventura diedi troppa importanza alla questione igienica e parvemi più autorevole il voto dei medici di quello dei filantropi, dopo la visita rimasi convinta non solo dell’immoralità di quelle leggi stimolatrici del vizio, ma altresì della loro inutilità rispetto all’igiene.

Coll’ordine speciale del Ministro dell’Interno sono stata abilitata ad esplorare l’Ufficio Sanitario ed i suoi registri, ad interrogarne i medici e gli uffiziali addetti, a visitare il Sifilicomio e le case delle tre categorie, in cui sono relegate queste infelici.

Or la penosa investigazione da una parte, e le visite notturne nei bassi quartieri della città, altrove descritti, m’impressero nell’animo che Napoli offre agio allo studioso di questa desolante materia di verificare uno stato di cose derivato dall’impero della legge, eseguita a puntino; e dall’altra parte, lo spettacolo non meno ributtante delle città marittime d’Inghilterra, posteriormente alla legge sulla prostituzione.

A Napoli vi ha la prostituzione legale, che fruita larga somma al Governo; e finchè governava il Ministero ultimo, non un soldo distraevasi per rendere abitabile un solo asilo a favore di quelle sventurate,