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gl’ipogei. 35


Fino all’anno 1864, l’Inghilterra andò immune da così immorale legislazione; pur troppo in quell’anno le leggi, già vecchie sul Continente, ottennero sanzione furtiva dal Parlamento.

Scoppiò immediatamente la protesta, e scoppiò dalle labbra d’una nobilissima donna e madre, Giuseppina Butler, che trovò subito collaboratore un segretario di Stato, un discepolo del Mazzini, James Stansfeld; e questi due nobili pionieri trovarono centinaia e migliaia di seguaci, e fra essi donne delle altissime sfere, che superata la naturale ripugnanza, e l’opposizione accanita di coloro, ai quali non garba che gli schiavi si ribellino agli oppressori, presero la parola in pubbliche adunanze e scrissero e firmarono proteste per la stampa e mandarono petizioni al Parlamento; e ogni anno i nuovi abolizionisti crescono in numero e in convinzione come in America, ove, dopo lotta tremenda che durò trent’anni e ne emerse la gran guerra civile, fu finalmente abolita la schiavitù dei Negri; e così cesserà questa schiavitù delle donne bianche.

E se l’abolizione della prostituzione tardasse, chi persiste nell’infame commercio ne subisca la pena e l’ignominia.

In Italia la stessa crociata ebbe cominciamento, iniziata anche qui dai discepoli del Mazzini, e sancita da uno dei più grandi patriotti e illustri medici della Penisola. Se non che, gli abolizionisti in Inghilterra non si restringono a una semplice agitazione contro le leggi; ma in molte città si stabiliscono Comitati di salvamento (Rescue Committee). Questi Comitati, com-