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seconda interrogazione sui sordo-muti. | 295 |
Ora mi resta a dire dei fondi; è una storia che si fa facilmente, e permetta la Camera che io la faccia in poche parole.
Nel 1872 si stanziano adunque quelle 17,772 lire che prima erano sul bilancio del Ministero dell’Interno; si versano nelle mani del Prefetto, il quale, come ho detto, doveva far fronte con questo allo stipendio dei professori, che non erano stati mandati via, ma solamente avevano ricevuto l’intimazione di non più fare la scuola; ed al pagamento di quelle pensioni, le quali prima si pagavano a quei Sordo-muti che stavano nell’Albergo dei Poveri. Nel 1873 abbiamo il medesimo stanziamento, ma questo fondo non resta libero e disponibile fino al presente. Chi guardi la situazione del Tesoro del 1874 vedrà essere portata un’economia che pareggia quasi lo stanziamento. Nel bilancio definitivo del medesimo anno 1874 (e si può verificare) vi è un’economia di 5000 lire, cosicchè nella situazione del Tesoro del 1874 e nel bilancio definitivo del 1874 vengono in economia 17,604 lire e 8 centesimi, più 5000 lire; cioè in tutto lire 22,604 e 8 centesimi.
L’economia non si ferma lì. Nella situazione del Tesoro del 1875 trovate ancora in economia la somma di lire 16,027 60. Sugli stanziamenti che ci furono da quell’epoca in poi, si pagarono nel 1874 lire 3749 38 per gli assegni di disponibilità; nel 1875 si pagarono lire 1565 71 per la medesima cagione; in tutto, lire 5315 19. Andò in economia per tre atti successivi che ho indicati, cioè: situazione del Tesoro del 1874, situazione del Tesoro del 1875, bilancio definitivo del 1874, la somma di lire 38,631 68.
La somma dunque, la quale ci sarebbe rimasta, è di lire 27,141 33; sono i fondi che voi avete votato