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286 | appendice. |
mere dal vedere molto cresciuta la somma stanziata pei Sordo-muti nel bilancio definitivo rispetto al bilancio di prima previsione.
Ma intanto quell’Istituto, in obbedienza al decreto Scialoia, era morto, e non spuntava provvedimento per farlo risorgere. Nel 1872, nel 1873 e 1874 non si vide più iscritta nel bilancio della pubblica istruzione una somma designatamente per l’Istituto dei Sordo-muti di Napoli; e soltanto nel bilancio del Ministero della Pubblica Istruzione pel 1875 quella somma ricomparve in tutta la sua pienezza e nella sua applicazione. Nel 1875 era appunto Ministro per l’Istruzione Pubblica l’onorevole Bonghi, altro cittadino napoletano, il quale, certamente ispirato ai medesimi sentimenti che avevano suggerito all’onorevole Scialoia di sopprimere quella scuola per ricostituirla su basi migliori, non potè, o qualche cosa gli manco per riparare a tanto danno della patria sua.
Ora abbiamo approvato il bilancio definitivo per la pubblica istruzione del 1876, e l’articolo 24, che riguarda gl’Istituti pei Sordo-muti, è muto anch’esso per quello di Napoli.
So che pende un litigio tra il Ministero della Pubblica Istruzione e la Commissione amministratrice dell’Albergo dei Poveri di Napoli; so che vi ha una tal quale intimazione del Ministro dell’Istruzione Pubblica al Consiglio d’amministrazione dell’Albergo dei Poveri di Napoli, con cui s’invita questo a desistere da certe sue pretese, se non voglia perdere la speranza di vedere un di ristabilita quella scuola. Questa grave minaccia sarà certamente fondata su motivi gravi egualmente; ma, comunque vogliasi, è un fatto.
Mi permetta pertanto l’onor. Ministro per l’Istruzione Pubblica d’indirizzargli queste tre domande: