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ancora dei rimedii. 281

propriarsi il detto del Calhoune: La libertà dei Bianchi è fondata sulla schiavitù dei Negri.

Per la qual cosa il dovere emerge chiarissimo. Il ripetere i detti e le frasi e gl’insegnamenti del Mazzini senza confortarli di applicazione pratica ai bisogni di ogni di, il desolarsi per la perdita del maestro, l’inginocchiarsi davanti alla sua tomba e non soddisfare ai suoi desiderii, non obbedire a’ suoi precetti, non applicare le sue dottrine, sembrami cosa sterile e men degna di lui. Sembrami invece che per ogni uomo, o donna, o bimbo, o bimba, strappato alla degradazione, al dolore, egli con quel sorriso ineffabile, che fu largo compenso per qualunque lavoro o sagrifizio fatto da altri durante la sua vita, ci ripeta ancora: «In quanto l’hai fatto pel più infimo dei miei fratelli, l’hai fatto per me.»

E dev’essere per noi incentivo doppio il ricordarci che abbiamo lasciato trascorrere tanto tempo senza operare, e che altri di partito opposto presero l’iniziatura.

È questo un campo neutro, in cui possono scendere tutti gli amici del bene e della giustizia, e unitamente combattere quanti vogliono continuati l’ingiustizia e l’egoismo, causa e alimento di ogni male.