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246 | parte quarta. |
Eppur no. L’affitto fu pagato con una maggiore quantità di grano, la mercede giornaliera rimase di 17 soldi. E tutto cotesto perchè? Perchè il ricco non voleva diminuire la propria rendita, e doveva rifarsi delle tasse aumentate, diminuendo la mercede del contadino; chè perseverare nei 17 soldi suona diminuzione di mercede, considerando che tutti i generi crebbero del doppio nel prezzo.
Per fermo, nessun miglior modo della testa china del povero, ignorante e senza spirito, per con servare la propria rendita; tanto più che così si evita qualunque fastidio, qualunque pensiero. Fastidii e pensieri necessarii, quando si fosse voluto provvedere invece allo sviluppo dell’agricoltura, al benessere proprio e contemporaneamente a quello dei contadini. Ma questa non è stata la via seguita, perchè le terre di San Bartolommeo rendono sempre quattro misure per una di semente; ad onta di tutte le fatiche e dei sudori e dei sacrificii di quei poveri e buoni contadini, veramente buoni nel senso più commiserabile della parola.
Ma tutto questo sarebbe un nonnulla. A San Bartolommeo non ci sono letteralmente strade rotabili, nè mercati di generi. Quindi il grano non si vende nel luogo, ma a Foggia, e per trasportarvelo ci vogliono robusti e numerosi muli. Pochi proprietarii ne posseggono, ed eglino soltanto possono fare tutto il commercio. Per cui si costituisce da se naturalmente un monopolio,che costringe il povero contadino, il quale debba vendere porzione del suo grano, a mettersi alla discrezione dei proprietarii, arbitri del prezzo.
E ciò se l’annata è buona; ma quando riesca av-