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ancora dei rimedii. 235


Così ogni potere sarebbe stato tolto ai Comitati locali di accettare Tizio è di rifiutare sussidio a Caio.

E sopprimendo affatto l’istruzione religiosa nelle Scuole elementari, toglierebbesi il pomo della discordia.

Nè ci si favelli d’intolleranza. Ripetiamo: i parenti e i preti hanno tutte le sere, i sabati e le domeniche, per insegnare quel che vogliono ai fanciulli, e sono nel loro diritto.

Ma sembrami aperta violazione della libertà l’obbligare i bambini a inghiottire la pillola religiosa sotto pena di perdere il pane quotidiano, Mio fratello, a cui scrissi per le ultime notizie intorno all’istruzione elementare in Inghilterra, mi risponde: «Il Governo nulla paga per l’insegnamento religioso come tale; paga un sussidio di non più di 17 scellini a testa, secondo il progresso degli allievi negli studii secolari. E ciò a due specie di scuole:

I. Alle scuole volontarie, cioè le scuole mantenute da contribuzioni volontarie;

II. Alle scuole fondate dalle Commissioni locali.

Queste scuole sono oramai stupende e numerosissime a Londra. Possono nelle ore prescritte leggere la Bibbia, non possono insegnare dottrine speciali, nè obbligare chicchessia a frequentare l’istruzione religiosa.

Birmingham ha respinto totalmente qualunque insegnamento religioso; anche i non conformisti votando coi liberi pensatori, perchè ritengono che lo Stato non deve intromettersi nella religione in qualsiasi modo.