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228 | parte quarta. |
quali escono dalle scuole, non sa nulla, che l’unico esame superato è quello della Sacra Scrittura e del libro delle preghiere comuni. È una commedia il leggere gli annunci nei giornali, intorno alla ricerca di un maestro per così fatte scuole. Questi, oltre all’essere maestro e al professare saldi principii intorno alla Chiesa moderata anglicana, deve saper suonare l’organo in chiesa, deve condurvi i bimbi e vivere nella casa del prete; altro annunzio dice, che il maestro, oltre a servir da chierico, insegnare il canto e suonare l’armonium, deve essere becchino. Il prete impera sulle scuole, e quel maestro che non si piega alla sua volontà, viene licenziato e maltrattato.
Testè il Vicario di Dudley scrisse in una lettera pubblica, a proposito di un maestro con cui aveva avuto qualche dissidio: «Sono io il presidente della Commissione e non lui, e non permetterò mai che egli m’insulti apertamente senza insegnargli che le nostre relative condizioni sono quelle di padrone e di servo.»
Vi ha un’altra cosa da notare. La legge dice, che i fanciulli non devono essere obbligati a frequentare l’istruzione religiosa, ma il prete ed i suoi servi possono impedire che coloro, i quali non frequentano le dette classi, vengano ammessi alle feste campestri ed al concorso per i premii. Si dànno anche casi, nei quali si fa pagar doppio denaro ai genitori che non appartengono alla Chiesa.
E vuol segnalarsi come massimo danno in Inghilterra, che le Scuole normali trovinsi quasi tutte in mano dei preti, i quali per esse ricevono 60 mila