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ancora dei rimedii. 207

sul pauperismo in Italia, e da dare un’idea del sistema di Helberfeld, l’unico che ci sembri degno di minuto studio e, in molte sue parti, d’imitazione.


CAPITOLO SECONDO.

Le Leggi europee. Continuazione.


La Relazione del signor Herries erroneamente attribuita nel libro inglese all’ambasciatore Sir A. Paget, e quella su Venezia di Giovan Battista Ruffini sul pauperismo italiano, sono piuttosto una storia delle Opere pie che una narrazione che ci aiuti a conoscere il numero dei poveri e il modo con cui questi vengono trattati; nè la si può criticare, perchè non esiste in Italia un’organizzazione che proporzioni le sovvenzioni alle necessità, le offerte alle domande. Nessun paese al mondo possiede tanti Ospedali, Asili, Case di ricovero, Monti di pietà, Istituti detti Opere Pie; nè ha si cospicue rendite. Ma i veri poveri, gl’incapaci al lavoro, i vecchi, gl’infermi, non sono quelli che ne approfittano. Gli amministratori delle opere pie seguono la dottrina evangelica:

«A lui che ha, sarà dato. A lui che non ha,sarà tolto anche quello che ha.»