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proposte fatte per le condizioni di napoli. 185

ai nuovi. Se non si vogliono importare poliziotti dall’Italia superiore, si prendano almeno Pugliesi, Abruzzesi, Calabresi o Siculi, purchè non siano di Napoli, e non abbiano aderenze nella città e nei dintorni.

Bisogna far tavola rasa del vecchio arnese del Borbone, perchè senza uomini nuovi il nuovo Regolamento rimarrà inefficace.

Da questa corruttela nella Polizia emerge la gran difficoltà di scoprire i rei. Costoro riescono sempre a mantenere corrispondenza di fuori; spesso se la famiglia di un arrestato paga bene la Polizia, questa disdice il già detto, e confessa di essersi ingannata. Per quanto faccia il Direttore delle Carceri giudiziarie, per quanto cerchi di depurare il personale, di classificare i detenuti, di separare specialmente i camorristi, egli non può riuscire anche per la natura dei locali a separare gl’innocenti dai colpevoli.

Lavoro organizzato non ci può essere in una popolazione che cambia ogni giorno. Sono tutti ben trattati, mangiano per la maggior parte assai meglio che in casa loro, hanno una -razione di pane giornaliera da soldato, divisa in due parti, una minestra con dita con olio o con lardo nei di feriali, una zuppa al brodo con carne di bue o di vitella la domenica. Di più si permette loro di mangiare tutto ciò che manda la famiglia.

Ogni loro richiamo è ascoltato all’istante, e col sistema vigente di lungo imprigionamento preventivo trovate detenuti da sei mesi e anche da un anno; e quando eglino escono per non farsi luogo a proce-