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la ricchezza dei poveri. 89

paura abbietta dall’altra. Nel 1860 la Reale Casa dell’Annunziata era il tipo del Governo dei preti e delle monache, e di una superfetazione che si chiama Oblatismo, indegna di sì nobile città.

Oggi è senza confronto uno degli Stabilimenti più ben ordinati e perfettamente regolati di Napoli, e per chi si contenta di guardare solamente all’esteriore delle cose, lo si direbbe Brefotrofio-modello. Questo si può asserire senza cadere nell’adulazione: chè tutto ciò che un’intelligente filantropia potè effettuare senza violare lo Statuto fondamentale dell’Istituto, senza infrangere i diritti inalienabili delle figlie predilette della Madonna, è stato effettuato. Eppure dopo lungo e minuto esame, dopo le cortesi risposte a tutti i quesiti mossi al Direttore, alle Suore, alle ragazze e ad altri inquilini; dopo il raffronto delle statistiche e della storia di questo con altri Brefotrofii in Italia e all’estero, non ci rimane il minimo dubbio che per rispondere al vero scopo, per cui i Brefotrofii esistono, questo ha bisogno di essere riformato, rimodellato dalla sua base: Instauratio ab imis fundamentis.

Chi entra in quella ridente sala e guarda quei letti ornati di lindo velo; chi nota la quantità e la qualità della biancheria, e, vero miracolo a Napoli, l’abbondanza di acqua; chi osserva la pulizia delle balie, la decenza degl’indumenti, il decoroso contegno di queste donne, tutte probabilmente reiette dalla società, trova che chi si permette una critica lo fa per ispirito di pedanteria o di presunzione. E continuando la visita alle grandiose sale, ove, floride e vispe, sono raccolte le ragazze intorno al telaio, ese-