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materia e radiazione 99


e anche qui la massa in quiete rappresenta l’uno su 200 mila della massa totale. È improbabile che il sole appena nato abbia potuto essere più caldo di così, quindi sembra probabile che la parte più grande della massa originaria del sole sia risieduta nella sua massa in quiete. Se così, solo una conclusione è possibile: il sole originario deve aver contenuto un numero maggiore di protoni ed elettroni, e perciò più atomi di adesso. Questi atomi sono spariti solo in un modo: essi devono essersi annullati e la loro massa deve essere rappresentata dalla massa della radiazione che il sole ha emesso nella sua lunga vita di milioni di milioni di anni.

Questo argomento può essere tuttavia poco attendibile, perchè si ha a che fare con concetti molto al di fuori delle possibilità sperimentali dei laboratori di fisica. Fortunatamente nei laboratori di recente si sono ottenute delle prove molto chiare, che, sebbene lungi dall’essere conclusive, forniscono una valida conferma di questo reale annullamento della materia su larga scala negli abissi dello spazio.

Noi possiamo difficilmente aspettarci di ottenere prove dirette dell’annullamento della materia che ha luogo nell’interno delle stelle, perchè la radiazione prodotta in questo processo può attraversare solo una breve distanza senza essere assorbita dalla sostanza della stella. Questa ne sarebbe riscaldata, e la corri-