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materia e radiazione | 83 |
prio come, per così dire, un porcospino diminuisce del peso degli aculei che ha lanciato. Così se un pezzo di carbone è bruciato, il suo peso non si riottiene con quello del fumo o della cenere; noi dobbiamo a questo aggiungere il peso della luce e del calore, emessi nel processo di combustione. Solamente allora il peso totale sarà il peso dell’originale pezzo di carbone.
Molto tempo fa, nel 1873, Maxwell ha mostrato che la radiazione deve esercitare una pressione su una superficie su cui cade. Noi consideriamo ciò come una conseguenza necessaria del fatto che la radiazione porta della massa con sè: un fascio di luce consta di masse moventisi con la velocità della luce — 300.000 km. al secondo. Lebedew, e dopo, Nichols e Hull, misurarono questa pressione e trovarono che la sua intensità era quella calcolata da Maxwell. Una piastrina può essere veduta rinculare sotto il colpo della radiazione della luce bianca, proprio come se un palla fosse stata sparata contro di essa. Ma l’urto di tale luce, come noi sperimentiamo sulla terra, è estremamente piccolo; per vedere le intere conseguenze del fenomeno noi dobbiamo lasciare la terra e la fisica che noi abbiamo sviluppato nei laboratori terrestri, per interessarci del cielo e della fisica più grandiosa che noi vediamo in opera nei colossali crogioli delle stelle. Riscaldate un’ordinaria palla di cannone di sei pollici a oltre 50 milioni di gradi, che è la temperatura del centro del sole, e la radiazione