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58 il nuovo mondo della fisica moderna


Newton tentò di ovviare a questa obbiezione attribuendo «forze alterne di trasmissione e riflessione» alla superficie dell’acqua: il corpuscolo che cade sulla superficie in un istante era assorbito, ma nel prossimo istante la barriera era chiusa, e il suo compagno tornava indietro, sotto forma di luce riflessa. Il concetto anticipava stranamente ed esattamente la moderna teoria dei quanti, nel suo abbandono dell’uniformità della natura e la sostituzione del determinismo con la probabilità, ma in quel tempo non persuase.

E, in alcuni casi, la teoria corpuscolare era messa di fronte ad altre anche più gravi difficoltà. Se si studia in dettaglio abbastanza minuto, si trova che la luce non si muove assolutamente in linea retta come suggerisce il moto di particelle. Un oggetto grosso, come una casa o una montagna, getta un’ombra definita, e così ci protegge dal solleone come lo farebbe da una pioggia di pallottole. Ma un oggetto piccolo, come un filo molto piccolo, un capello o una fibra, non dà un’ombra simile. Se noi lo teniamo di fronte a uno schermo, non c’è parte dello schermo che non resti illuminata. In certo modo, la luce si ingegna di girargli intorno, e, invece d’una ombra definita, noi vediamo un’alternativa di luce e di bande parallele relativamente oscure, conosciute come «bande d’interferenza». Per fare un altro esempio, un buco circolare in uno schermo lascia passare un fascio circo-