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il nuovo mondo della fisica moderna 37


altri fenomeni naturali potessero essere dedotti con un simile ragionamento da principi meccanici».

Di qui un movimento per interpretare l’intero universo materiale come una macchina; movimento che ha guadagnato forza sino al suo culmine nell’ultima metà del secolo decimonono. Fu allora che Helmholtz dichiarò che: «Lo scopo finale di tutte le scienze naturali era di risolversi nella meccanica», e Lord Kelvin confessò che non poteva capire niente che non potesse rappresentarsi con un modello meccanico. Egli, come molti dei grandi scienziati del secolo decimonono, eccelse nella professione d’ingegnere; altri avrebbero fatto altrettanto, se l’avessero tentato. Era il tempo degl’ingegneri scienziati, la cui prima ambizione era di dare un modello di tutta la natura. Waterston, Maxwell e altri spiegavano le proprietà d’un gas come proprietà simili a quelle di una macchina. La macchina consisteva di una vasta moltitudine di minuscole, rotonde, liscie sfere, più rigide del più duro acciaio, volanti come una pioggia di palle su un campo di battaglia. Per esempio, la pressione d’un gas sarebbe causata dall’urto di particelle animate da forte velocità; essa è simile alla pressione della pioggia sul tetto d’una tenda.

Se il suono era trasmesso attraverso un gas, queste palle erano le messaggere.

Tentativi simili furono fatti per spiegare le proprietà dei liquidi e dei solidi con modelli meccanici, seb-