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34 il sole morente


su di un frammento d’un grano di sabbia finche non si finisca congelati; per rappresentare una superba commedia — la nostra piccola ora — sul nostro piccolo palcoscenico, con la coscienza che le nostre aspirazioni sono tutte condannate al finale insuccesso, e che delle nostre gesta debba perire con la nostra razza anche il ricordo, come se non fossimo mai esistiti?

L’astronomia pone la domanda, ma io penso che alla fisica dobbiamo rivolgerci per avere una risposta. L’astronomia può dirci della disposizione attuale dell’universo, della sua vastità e vacuità, e della nostra insignificanza dentro di esso.

Ma noi dobbiamo cercare profondamente nella natura fondamentale delle cose, prima di trovare la risposta alla domanda.

E qui non è più il dominio dell’astronomia. Piuttosto troveremo che la nostra domanda penetra nel cuore della fisica moderna.