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il sole morente 27


azoto non cambia di molto la situazione; i composti di idrogeno, ossigeno e azoto contengono comparativamente pochi atomi. Ma l’ulteriore aggiunta del carbonio trasforma completamente il quadro; gli atomi di idrogeno, ossigeno, azoto e carbonio si combinano per formare molecole contenenti cento, mille e spesso diecimila atomi. I corpi viventi sono per la maggior parte composti di tali molecole. Sino ad un secolo fa, si credeva generalmente che una certa «forza vitale» fosse necessaria per produrre queste ed altre sostanze che entrano nella composizione del corpo vivente. Wöhler produsse allora l’urea (CO(NH2)2), che è un tipico composto animale, con i processi ordinari della sintesi chimica.

Altri costituenti della materia vivente seguirono in breve tempo. Oggi, uno dopo l’altro, fenomeni che erano attribuiti alla «forza vitale» sono attribuiti all’azione di ordinari processi di fisica e di chimica.

Sebbene il problema sia sempre lontano dalla soluzione, sta diventando sempre più probabile che quello che specialmente distingue la materia di corpi viventi è la presenza non d’una «forza vitale», ma la presenza, in unione sempre con altri atomi, del carbonio, elemento assolutamente comune, che forma con quegli atomi molecole eccezionalmente grandi.

Se è così, la vita esiste nell’universo solamente perchè l’atomo di carbonio possiede certe eccezionali proprietà. Forse il carbonio si può distinguere chi-