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nelle acque profonde 193


zioni d’una mente individuale possono essere con ragione chiamate meno sostanziali che le creazioni d’una mente universale. Una distinzione simile può esser fatta tra lo spazio, che noi vediamo in sogno, e lo spazio della vita d’ogni giorno: quest’ultimo, che è lo stesso per tutti, è lo spazio della mente universale. Lo stesso è del tempo, il tempo della veglia, che fluisce in ragione eguale per tutti, essendo il tempo della mente universale. Di più noi possiamo pensare che le leggi a cui i fenomeni si conformano nelle ore di veglia, le leggi naturali, sono le leggi del pensiero d’uno spirito universale.

L’uniformità della natura proclama la autoconsistenza (selfconsistency) di questo spirito.

Questo concetto dell’universo come un mondo di puro pensiero getta una luce nuova su diverse situazioni che noi abbiamo incontrato nella nostra rassegna della fisica moderna. Noi abbiamo visto adesso che l’etere, in cui tutti gli eventi dell’universo hanno un posto, può ridursi ad una astrazione matematica e diventa altrettanto astratto e matematico quanto i paralleli di latitudine e i meridiani di longitudine. Noi possiamo, così, vedere che l’energia, l’entità fondamentale dell’universo, deve essere anche considerata come un’astrazione matematica — la costante d’integrazione di un’equazione differenziale.

Il medesimo concetto implica, naturalmente, che la verità finale intorno a un fenomeno risiede nella