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la relatività e l'etere 153


sticità etc. E’ naturale che ci si meravigli che le forze elettromagnetiche sopravvivano, e come esse figurino nel continuo. Sebbene la questione non sia definitivamente risolta, sembra probabile che anche queste siano destinate a seguire la via delle forze di gravità. Weyl ed Eddington successivamente proposero teorie di questo tipo che sono state trovate suscettibili d’obiezioni; il destino della nuova teoria d’Einstein è ancora sulla bilancia. Ma qualunque teoria alla fine prevalga, sembra certo che, in una maniera o in un’altra, le forze elettromagnetiche saranno risolte semplicemente in un nuovo tipo di curvatura del continuo, essenzialmente differente nella sua geometria, ma non in altro rispetto, da quello i cui effetti noi descriviamo come gravitazione. Se è così, l’universo sarà risoluto in uno spazio vuoto quadridimensionale, totalmente sprovvisto di sostanza, e totalmente privo d’un modello adeguato, se si eccettuano le gobbe, qui piccole là grandi, qui intense là deboli, nella configurazione dello stesso spazio.

Quel che abbiamo detto della propagazione dell’energia, come il passaggio d’un raggio di luce dal Sole alla Terra, adesso si riduce a niente di più che a una linea nel continuo che si estende circa otto minuti nel tempo e per circa 92.500.000 miglia di lunghezza. Adesso vediamo che noi non possiamo rappresentarcelo come una propagazione di qualcosa di concreto od obiettivo attraverso lo spazio senza