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la relatività e l'etere | 145 |
sostanza che noi abbiamo considerato è così incapace di vibrare come lo è l’equatore o il meridiano di Greenwich.
Di qui non segue naturalmente che niente di carattere ondulatorio si possa propagare attraverso questo mezzo immateriale. Noi parliamo di onde di suicidio, di onde di calore e non pretendiamo resistenza d’un mezzo per convogliare queste onde. L’onda di calore può propagarsi lungo l’equatore e un’onda di suicidio lungo il meridiano di Greenwich.
Si può pensare che, sebbene non riusciamo ad avere prove dirette dell’esistenza dell’etere, pure si hanno prove del passaggio attraverso di esso di qualche cosa della natura d’un’onda, in tutti i fenomeni che in generale sono presi a dimostrare il carattere ondulatorio della luce: anelli di Newton, frange di diffrazione o fenomeni di interferenza in generale. Ma, comunque, non è così, perchè, di nuovo, noi non abbiamo conoscenza alcuna delle supposte onde tranne dove sono particelle materiali per rivelarcele. I fenomeni ora menzionati non ci danno la conoscenza di cose attraversanti l’etere, ma solamente di cose che cadono sulla materia. Per quanto noi sappiamo, assolutamente niente si propaga, che sia più concreto di un’astrazione matematica, come il mezzogiorno astronomico che si propaga alla superficie della terra, mentre la terra gira su sè stessa sotto il sole. Tuttavia io posso immaginare un fisico che a questo