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la relatività e l'etere 143


tere del secolo decimonono. Al contrario, perchè l’ipotesi della relatività è proprio la negazione esatta dell’esistenza del vecchio etere, è chiaro che un etere in accordo col principio di relatività è l’opposto esatto dell’antico etere. Essendo così, sembra fatica vana chiamarlo con lo stesso nome.

Io non penso che vi sia una reale divergenza di opinione tra gli scienziati competenti su questo punto. Sir Arthur Eddington onestamente dice che circa la metà dei fisici asseriscono che esso esiste, l’altra metà negano la sua esistenza, ma, continua: «Ambedue le parti pensano la stessa cosa, e sono divisi solo dalle parole». Sir Oliver Lodge, che è stato in questi ultimi anni il più accanito sostenitore dell’esistenza obiettiva dell’etere, scrive: «L’etere, nelle sue varie forme di energia domina la fisica moderna, sebbene alcuni evitino il termine «etere» a causa del significato attribuitogli nel secolo decimonono e preferiscono il termine «spazio». Non è il caso di discutere del termine da usare».

Evidentemente se è indifferente parlare di etere o di spazio, dell’esistenza o non esistenza dell’etere, allora anche i suoi ardenti propugnatori non debbono pretendere per esso una tale obiettiva esistenza. Io penso che il modo migliore di concepire l’etere sia quello di considerarlo come un mezzo di rappresentazione, allo stesso modo che il diagramma della figura a pag. 138 è un modo di rappresentare un certo