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140 la relatività e l'etere


«continuo». Allora il principio di relatività, secondo l’interpretazione di Minkowsky, stabilisce che tutti i fenomeni elettromagnetici possono essere pensati come producentisi in un continuo a quattro dimensioni — tre dello spazio e una del tempo — in cui è impossibile separare lo spazio dal tempo in maniera assoluta.

In altre parole, il continuo è tale che in esso spazio e tempo sono così completamente uniti, così perfettamente immersi l’uno nell’altro che le leggi naturali non possono fare distinzioni fra essi, giusto come, in un campo di cricket, lunghezza e larghezza sono saldati in una unità, e la palla da cricket, quando è lanciata, non fa nessuna distinzione tra essi, trattando il campo semplicemente come una superficie in cui lunghezza e larghezza, separatamente considerate, hanno perduto il loro significato.

Può essere obiettato che la fig. 2 non dà nessun aiuto per immaginare questo continuo; che essa è puramente un diagramma; che non rappresenta realmente l’unione del tempo vero con la lunghezza, ma semplicemente d’una lunghezza con un’altra lunghezza, che una volta conosciuta dà un’area — in questo caso la pagina del libro. Noi non dobbiamo attardarci a confutare questa obiezione, perchè la nostra conclusione finale sarà che il continuo quadridimensionale, è, nello stesso senso, puramente diagrammatico. Esso fornisce semplicemente un conve-