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132 | la relatività e l'etere |
plica l’idea di distanza: asserisce che le forze gravitazionali tra due corpi dipendono dalla distanza che li separa, ed esse sono eguali per distanze eguali. Così, in teoria almeno, la legge di gravitazione fornisce un mezzo per misurare le distanze.
Un etere che trasmette le azioni elettriche può difficilmente trasmettere del pari le azioni gravitazionali, perchè tutte le proprietà con cui noi lo possiamo definire sono state già adoperate per render conto della trasmissione che esso fa delle forze elettriche e magnetiche.
L’asta rigida da misura che la legge di gravitazione fornisce, si può quindi credere che sia immune dalla contrazione Fitzgerald-Lorentz, e con un tale metro a nostra disposizione noi possiamo essere in grado di misurare la velocità della Terra nello spazio.
Esaminiamo questa possibilità nel caso concreto più semplice. Idealizziamo la nostra Terra e pensiamola come un globo perfetto. Ogni punto della sua superficie è ora alla medesima distanza dal centro e quindi la forza di gravità sarà la stessa da per tutto. Se questa Terra ideale è posta in moto attraverso l’etere con una velocità di mille miglia al secondo, l’ordinaria contrazione di Fitzgerald-Lorentz causerà una diminuzione del suo diametro di circa 30 piedi nella direzione del moto; e poichè gli estremi del diametro, che s’è contratto, saranno più vicini al centro