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124 | la relatività e l'etere |
locità spuria, esattamente eguale a -x, e ridà così, la risposta negativa dell’esperienza originale di Michelson e Morley. Il risultato di vari anni di esperimenti difficili era che le forze della natura sembravano, senza eccezione, far parte di una cospirazione, perfettamente organizzata, per nascondere il moto della terra attraverso l’etere. Questo, naturalmente, è il linguaggio del profano, non dello scienziato. Quest’ultimo preferisce dire che le leggi di natura rendono impossibile di mettere in evidenza il moto della terra attraverso l’etere. Il contenuto filosofico delle due esposizioni è precisamente lo stesso. Alla stessa guisa l’inventore che non è scienziato può esclamare disperato che le forze della natura cospirano, per impedire alla sua macchina del moto perpetuo di funzionare mentre lo scienziato sa che l’ostacolo è molto più serio che non sia una cospirazione: esso è una legge naturale. E così lo zelante, ma poco illuminato, riformatore sociale e il politicante ignorante sono egualmente propensi a vedere le cospirazioni più nere dietro l’opera di leggi economiche che rendono impossibile di estrarre un quarto da un vaso d’una pinta1.
Nel 1905 Einstein proponeva la supposta nuova
- ↑ Pinta e quarto sono misure di capacità inglesi, corrispondenti a litri 0,56 e 1,14. (N. d. T.).