Pagina:Jeans - L'Universo Misterioso, 1932.djvu/119


la relatività e l'etere 119


centro del circolo. Il centro del circolo sta fisso nell’acqua, ma il punto d’entrata del filo è trascinato dal movimento del bastimento, così che la velocità con cui il punto d’entrata nell’acqua si sposta dal centro del circolo ci dà la velocità del bastimento sul mare.

Se la terra nella stessa maniera solca un mare di etere, un esperimento concepito su una linea simile, può rivelare la velocità del suo moto. Il famoso esperimento Michelson-Morley fu concepito precisamente a questo scopo. La nostra terra era il bastimento, e il laboratorio fisico dell’università di Cleveland (Ohio) era il punto d’entrata del filo a piombo nel mare. Il lasciar cadere il filo a piombo era rappresentato dall’emissione d’un segnale luminoso, ed era supposto che le onde luminose che costituivano questo segnale dovevano produrre delle increspature nel mare d’etere.

Il progredire dell’increspamento non era seguito direttamente, ma potevano ottenersi informazioni sufficienti, disponendo degli specchi, che riflettessero il segnale, facendolo tornare al punto di partenza. Questo rendeva possibile di determinare il tempo che la luce impiegava a percorrere il cammino doppio avanti e indietro.

Se la terra fosse ferma nell’etere, il tempo del doppio percorso d’una data lunghezza sarebbe sempre lo stesso senza riguardo alla sua direzione nello spazio. Se la terra si muovesse in un mare d’etere in