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leggenda della invenz. della croce 19

fiume. E crescendo la moltitudine de’ barbari, e già passando il fiume, fue molto ispaventato Costantino, perciò che conveniva che l’altro dìe seguente combattesse con loro. E la notte seguente fue destato dall’Angelo, e fugli detto che guatasse in suso. Ed egli guatando insuso vide una Croce in cielo fatta d’uno lume chiarissimo, nella quale era questa scritta: In hoc signo confide, et vinces. Confidati e abbi speranza in questo segno, e vincerai. Allora Costantino, confortato di quella visione, fece fare un simigliante segno della Croce, e portavalo dinanzi alla sua gente, e percuotendo nelli nemici, sì gli ruppe e miseli in fugga, e grandissima moltitudine n’uccise. Allora Costantino fece raunare dinanzi a sè tutti li pontefici de’ templi, e domandògli di quale Iddio era quello segno. E li pontefici dicendo che nol sapeano, vennero alquanti de’ cristiani che v’erano, e dissero pienamente ogni grandezza e vertude di quello segno santissimo della Croce. Ed egli incontanente credette in Cristo, e ricevette il battesimo da Eusebio papa; o vero, secondo il detto d’alquanti, dal Vescovo di Cesarea. E non fue questi quello Costantino, che fue battezzato da Santo Silvestro, anzi fue suo padre. Onde quello Costantino si convertìe in altro modo alla fede, secondo che si contiene nella Leggenda di Santo Silvestro. Morto dunque questo Costantino, che ebbe la vittoria per lo segno della Croce, lo suo figliuolo, fatto imperadore, non dimenticò la vittoria del padre, ma incontanente mandò la madre a Gerusalem a ritrovare la santissima Croce. La istoria ecclesiastica narra in altro modo questa vittoria di Costantino. Onde dice che uno tiranno, c’avea nome Massenzio, vogliendo per forza tenere e acquistare lo ’mperio romano, Costantino imperadore, vogliendosi difendere, andòe a uno fiume, dove dovea combattere con lui; e Massenzio, essendo uomo astuto e malizioso, fece in quello fiume uno ponte di navi, lo quale era sì fatto, che incontanente che Costantino vi salisse suso sì perirebbe. E Costantino, spessamente levando a cielo li occhi, chiedendo aiuto da Dio, vide in sogno dalla parte d’oriente in cielo uno segno di Croce risplendente di fuoco, e Angeli che1 stavano presso di lui, e dicevano: In questo segno vincerai tu Costantino. Allora Costantino rallegrandosi, et essendo già sicuro della vittoria, fece nella fronte sua lo segno della Croce, e nelli gonfaloni fece simigliantemente lo segno della Croce, e nella mano ritta portò una Croce d’oro. Poi fece orazione a Dio, che non permettesse maculare del sangue delli Romani la mano sua, con la quale portava lo segno della

  1. Questo che manca al codice.