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8 | leggenda dello spirito santo |
miracoli per vertudi naturali, le quali conoscono nelle cose: e l’incantatori li fanno per occulti patti e contratti, che fanno con li demoni1; e li santi uomini li fanno per palese loro giustizia; e li mali cristiani li fanno per segni di palese giustizia2. La seconda fiata, fue dato lo Spirito Santo dopo la Resurrezione a perdonare li peccati: e quando lo diede soffiò in loro, e disse: Ricevete in voi lo Spirito Santo, e li cui peccati voi perdonerete, saranno loro perdonati. Ma non puote alcuno perdonare li peccati quanto alla colpa, nè quanto alla pena eternale3, nè quanto alla divina offensa; imperciò che questi peccati sono perdonati per dono4 della grazia donata nell’anima da Dio. Ma dicemo5 che ’l prete perdona6, in quanto dà ad intendere ch’è assoluto dalla colpa, e in quanto commuta e iscambia la pena del purgatorio in pena temporale, e in quanto della temporale scema e perdona. La terza, fu dopo l’Ascensione, cioè oggi nel dìe di Pentecoste, a confermare li cuori degli Appostoli7, che di niuno tormento avessono paura. Onde dice Santo Agostino: Tale è la grazia dello Spirito Santo, che se egli8 truova tristizia, sì la manda via; se truova rio desiderio, sì lo consuma; se truova paura, sì la cessa9 via. E Santo Leo papa dice: Era oggi lo Spirito Santo aspettato dagli Appostoli, non come dovesse ora incominciare ad abitare prima nelli loro cuori, ma acciò che più ferventemente accendesse li suoi10 petti, e più copiosamente li mondasse, non incominciando a dare lo dono11, ma multiplicando e accrescendo sopra quello c’avevano già ricevuto; e non fue nuovo lo Spirito Santo oggi in loro, ma fue più abbondevole e largo. Quanto alla quinta questione, cioè in che modo fue mandato lo Spirito Santo; dovemo sapere che fue mandato con suono in lingue di fuoco, e le lingue apparvono sedendo12. Prima dico, che fue mandato con suono13 celestiale, perciòe che li fe celestiali, e rimosse da loro ogni terrena sollecitudine. Onde li Santi, quando sono pieni della grazia, non possono ricevere in sè licore di vana dilettazione, e quando assaggiano la celestiale soavitade, non hanno desiderio delle terrene dilettazioni. e questo segno ebbono gli Appostoli, che non vollero terrene cose
- ↑ domoni. Cod.
- ↑ per la pubblica giustizia; e gli cattivi cristiani per segni della pubblica giustizia. St.
- ↑ quanto alla macchia, ch’è nell’anima, nè quanto al reato, cioè all’obbligazione alla pena eternale. St.
- ↑ per mezzo. St.
- ↑ Cioè diciamo. Vedi la nota 1. a facc. 1.
- ↑ Ma diremo che il Sacerdote perdona, cioè assolve. St.
- ↑ sì li cuori dei Discepoli. St.
- ↑ se ella. St.
- ↑ scaccia. St.
- ↑ loro. St.
- ↑ a dare loro i suoi doni. St.
- ↑ in ispecie di lingue di fuoco, e le lingue apparirono sedendo. St.
- ↑ segno. St.