ove stigmatizza il dilapidamento della Cisalpina e la tracotanza de’ falsi patrioti resteranno eterne, quanto le occasioni di ripeterle.
Vidi prima il dolor della meschina (Rep. Cisalpina)
Di cotal nuova libertà vestita,
Che libertà nomossi, e fu rapina....
Altri stolti, altri vili, altri perversi,
Tiranni molti, cittadini pochi,
E i pochi o muti, o insidiati, o spersi....
Tal s’allaccia in senato la zimarra
Che d’elleboro ha duopo e d’esorcismo....
Tal vi trama che tutto è parosismo
Di delfica mania, vate più destro
La calunnia a filar che il sillogismo....
Oh iniqui! e tutti in arroganti inchiostri
Parlar virtude, e sè dir Bruto e Gracco,
Genuzj essendo, Saturnini e mostri....
Libertà? di che guisa?... a cotal patto
Chi vuol franca la patria è un traditore.
Dal calzato allo scalzo le fortune
Migrar fu viste; e libertà divenne
Merce di ladri e furia di tribune....
Squallido, macro il buon soldato, e brutto
Di polve, di sudor, di cicatrici,
Chiedea plorando del suo sangue il frutto.
Ma l’inghiottono l’arche voratrici
Di onnipossenti duci, e gl’ingordi alvi
Di questori, prefetti e meretrici....
Sai come s’arrabbatta està genia,
Che ambizïosa, obliqua, entra e penetra,
E fora e s’apre ai primi onor la via1.
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Solenne procedimento davano al suo canto le imprese di Buonaparte, che, tornato dall’Egitto, ricomposto il freno alla Francia e creatosene primo console, scendeva a sbrattare da Tedeschi la Cisalpina, sua creazione, sua scala a più superba altezza.
- ↑ Nel Pericolo avea lodato perfin gli oratori di quelle assemblee:
Altri Tullj ed Ortensj ha questa terra,
D’eloquenza miglior caldi le vene.