Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
82 | illustri italiani |
Tremebondo dei gemiti feroci, delle orrende croci e delle tartaree litanie, egli spingeva l’acume del pensiero e del desio sull’Alpi,
Te invocando, famoso alto guerriero,
Che, superate alfin le Cozie porte,
Tremar le chiavi in man facevi a Piero...
Deh t’affretta (io dicea), volgi lo sdegno
Contro costei che, nata in servitude,
Tutto del mondo avea sognato il regno....
Togli allo scalzo pescator di Giuda
Dei re lo scettro, e lui, qual pria, consiglia
A trattar l’amo sull’arena ignuda....
Ascoltalo, o di guerra inclito Dio,
Che un Dio se’ certo, o franco eroe lodato:
L’ascolta, e il giusto non tradir desio.
Frangi il pugnale in Vatican temprato
Alla fucina del superbo Lama
Che cader fe Bassville insanguinato.
Ma la cetra risparmia onde la fama
Del misfatto sonò; che del cantore
La lingua e il cor contraria avean la brama,
Peccò la lingua, ma fu casto il core,
E fu ’l peccar necessità, chè chiusa
Ogni via di salute avea’l terrore.
O cara dell’amico ombra delusa,
O cener sacro di Bassvill trafitto,
Fate voi, fate all’error mio la scusa.
E segue a cantare come lo pianse di nascosto perchè il piangere era delitto, e ricorrendo al solito spediente de’ fantasmi, fa comparirsi l’ombra di Bassville, che lo esorta a non dormire.
Fuggi, fuggi, chè barbare e infedeli
Son queste terre, e d’uman sangue intrise
L’are di Cristo, e chiusi gli evangeli.
Bassville pesta col piede il suolo, che si spalanca: il poeta svegliasi sgomentato per fuggire; ma la moglie lo abbracciala figlia strilla, ond’egli si risolve a rimanere.
Così di padre e di marito cura
Costrinsemi a mentir volto e favella,
E reo mi feci per udir natura:
Ma non merta rossor colpa sì bella.