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tommaso campanella 221

mostrino coi miracoli: se no, bruciali se puoi, o gl’infama. In nessun modo si facciano discussioni di grammatica o di logica umana, ma soltanto di divina, e non moltiplicare parole o allungar il diverbio, lo che è una specie di trionfo a chi sostiene il torto. Bisogna dannarli al fuoco secondo le leggi imperiali, perchè tolgono fama e roba a persone autorizzate da Dio con lunga successione, quali sono il papa e i religiosi. Il primo errore che s’è commesso fu il lasciar vivo Lutero nelle diete di Worms e d’Augusta; e se Carlo V il fece (come dicono) per tener il papa in apprensione, e così obbligarlo a soccorrere esso Carlo di danari e indulgenze nelle aspirazioni verso la monarchia universale, operò contro ogni ragion di Stato, perchè snervando il papa s’indebolisce tutto il cristianesimo, e i popoli si ribellano col pretesto della libertà di coscienza1.

Sulla Spagna riconosceva il marchio della predilezione divina perchè cattolica e destinata ad abbattere l’islam e l’eresia, e assicurare il trionfo della Chiesa vera, quando, restaurata l’unità del mondo, rifabbricherà il tempio di Gerusalemme. Consiglia a quel re di remunerare i più dotti teologi; «ne’ consigli supremi aver sempre due o tre religiosi, Gesuiti, Domenicani, Francescani, per cattivarsi gli ecclesiastici e fare che i suoi ufficiali sieno più accorti in non errare e più autorevoli nelle loro determinazioni: in tutte le guerre ogni capitano deve avere un consigliere religioso, perchè i soldati riveriranno più i precetti loro, e non si tratterà cosa senza saputa loro, e massime le paghe che si danno a’ poveri soldati debbano per mano di religiosi passare»2.

«Quella medesima costellazione che trasse fetidi effluvj dalle cadaveriche menti degli eretici, valse a produrre balsamiche esalazioni dalle rette intelligenze di quelli che fondarono le religioni de’ Gesuiti, de’ Minimi, de’ Cappuccini»3.

«I dominj sono costituiti da Dio, dalla prudenza, dall’occasione. La parte che vi ha Dio, mantiene il sacerdozio: i sacerdoti riconoscono le cose che si devono fare; i governanti le comandano; soldati e artéfici le eseguiscono. Il sacerdozio non devesi far vulgare perchè perde dignità e credenza; ed è ignoranza dei Calvinisti il creder che tutti siano sacerdoti»4.

  1. Città del Sole, cap. XXVII. Della monarchia spagnuola, c. 27.
  2. Aforismi politici, 75, 78, 81, 83.
  3. Aforismi, 70.
  4. Della monarchia spagnuola, c. 6.