Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.1.djvu/66

46 illustri italiani

unità di fine comune, varietà in ciascuno, e non solo nelle creature fuor d’intelligenza, ma anche in quelle che hanno intelletto ed amore1.

Il primo cielo empireo, immobile, muove tutti gli altri, «quasi un’ordinata civilitade intesa nella speculazione delli motori»2. L’etica consiste nell’operare ordinatamente. Fondamento del diritto è l’ordine3. Nella politica pure è l’unità che armonizza le varie società umane e all’unità le riconduce. Il genere umano si considera come un solo individuo che fa parte dell’ordine della creazione, secondo il quale è suo fine il conoscere la verità. A tale intento è necessaria la tranquilla serenità della mente; e perciò la pace universale è il fine prossimo della società umana, è il mezzo indispensabile onde l’uman genere consegua il suo fine.

Perchè si abbia pace fa mestieri di chi ordini ad unità gli uomini secondo le loro divisioni in nazioni e Stati; un monarca universale, che sia il principio dell’unità del genere umano qual società civile, siccome qual società morale e podestà unificante è il papa. Ma la terrena felicità è ordinata alla beatitudine eterna, vero fine della società; laonde il monarca dee soggiacer al papa, siccome il figlio al padre, e siccome la luna, luminare minore, rileva dal sole, luminare maggiore4.

Non trattasi dunque dell’imperatore dei Ghibellini, bensì del capo che unifica la società civile intera, senza violenza, senza intaccare la condizione dei varj Stati, e rimovendo le cause di perturbazione e gli scandali; rendendo il mondo civile più simile a Dio perchè lo fa uno, superiore alle cupidigie, e perciò dispensiero di giustizia a tutti, a popoli e principi. Questo imperatore universale è continuatore della monarchia de’ Romani, la quale era come una federazione di popoli che, sotto un capo, conservavano le proprie istituzioni; patrocinio anzichè impero5; nè il mondo fu mai nè sarà sì perfettamente disposto come allora che alla voce d’un solo

  1. Parad. I.
  2. Convivio II, 5. Paradiso II.
  3. «Cum inseparabiliter juris fondamentum sit ordini connexum». Monarchia II, 7.
  4. Monarchia III, cap. ultimo. Epistola VI, 2.
  5. «Patrocinium orbis terrarum potius quam imperium poterat nominari» Monarchia L. II, 5.