Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.1.djvu/541


I. Primordj — II. La Genesi del diritto penale — III. Esame dei fondamenti e delle applicazioni — IV. Trento — V. Il diritto pubblico universale — VI. Filosofia civile — VII. Occupazioni nel regno d’Italia — VIII. Assunto primo. Lavori d’occasione — IX. Processo. Giornali. Dottrine della ricchezza — X. Insegnamento delle matematiche — XI. Dottrine della ragione — XII. Dell’incivilimento. — XIII. Progetto di costituzione — XIV. Propositi e intenti — XV. Critica — XVI. I compensi e gli effetti — XVII. Aneddoti e fine.


I.


Una terra in aria salubre, cinta di fertili colline, a poche miglia da Borgo San Donnino, prese nome di Salsomaggiore dal sale, che vi si manipola forse da due secoli avanti Cristo. I duchi Farnesi la ornarono di edifizj; ed ora viene frequentata l’estate per le acque saluberrime. Colà Giandomenico Romagnosi nacque l’11 dicembre 1761, da Marianna Trompelli e dal notajo Bernardino ch’era stato podestà in varj feudi là intorno, poi magistrato nelle finanze. Fu educato in patria, poi nel collegio de’ missionari della vicina Piacenza (1775-81), ventiquattro anni prima istituito dalla munificenza del cardinale Alberoni1: collegio dal quale in pochi anni uscirono un vescovo di Parma, uno di Piacenza, il metafisico Dodici, il filosofo Gian Antonio Comi, il matematico Gervasi, Lodovico Loschi valente in giurisprudenza ecclesiastica, Vincenzo Roselli storico, Melchior Gioja

  1. La riconoscenza sua verso il cardinale Alberoni volle mostrare sul fin della vita tessendone un elogio, nel quale il figliuolo dell’ortolano salito ministro della Spagna e ricchissimo porporato, è da lui giudicato con indulgenza soverchia, fin a scusare le guise non sempre dritte, per le quali divenne oggetto dell’ammirazione, poi dell’ira de’ potentati: indulgenza riprovevole in istorico, ma indizio d’animo grato.