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GABRIELE MALACRIDA



Gabriele Malacrida nacque il 1689 a Menaggio nel Comasco1da un valente medico, padre di undici figli, dei quali uno professò teologia a Roma, uno fu canonico in patria, uno si stabilì in Germania. Gabriele, dedito alla pietà dalla prima fanciullezza, educato dai Somaschi nel collegio Gallio di Como, poi nel seminario di Milano, si rese gesuita, e fu destinato alle missioni nel Maranham, allora appartenente al Brasile, già prosperate dalle cure e benedette dal martirio d’altri Gesuiti. Oltre dirigere il collegio e la colonia, il Malacrida si spinse fra i selvaggi del Para, e con zelo instancabile e intrepida carità ottenne frutti stupendi, affrontando gli stenti, le malattie, la morte, più fiate minacciatagli; sicchè va contato fra i più insigni di quegli eroi, che la storia dovrebbe esaltare ben più che gli uccisori d’eserciti e soggiogatori di popoli: e le terre di Bahia, di Pernabuco, dei Tupinambi, dei Barbadi ne conservarono la memoria, finchè non divenne vanto moderno conculcare tutto il passato2. Non si mancò di circondar di miracoli le sue azioni.

  1. Non so a qual titolo i biografi comaschi lo fanno di Mercallo: la sentenza lo dice nativo del luogo di Minajo, vescovado di Como, ducato di Milano. A Menaggio in fatti fiorì sempre la famiglia Malacrida.
  2. Nel 1863 V. Martin de Moussy pubblicò una descrizione geografica e statistica della Confederazione Argentina, dove crede far atto di coraggio col narrare i grandi vantaggi che a que’ paesi aveano recato le colonie presedute da’ Gesuiti, e la floridezza cui erano arrivate, e che perdettero non appena questi ne furono espulsi. — Ecco a che son ridotte oggi quelle comunità, che furono giudicate così diversamente, e la cui antica celebrità non fu pareggiata che dall’oblio profondo ove oggi sono cadute. Viaggiando quelle contrade sì poco note, abbiam voluto dire senza