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dante | 25 |
zioni stentate, improprie; voci e frasi inzeppate per necessità di rima; parole di senso nuovo; allusioni stiracchiate o parziali, o troppo di fuga accennate; cose effimere e municipali, poste come conosciute e perpetue, l’ingombano sì, che Omero e Virgilio richiedono men commenti; e tu, italiano, sei costretto a studiarlo come un libro forestiere, alternando gli occhi fra il testo e le chiose, e poi trovi concetti che, dopo volumi di discussioni, non sanno risolversi. Vero è che quel fraseggiare talmente s’incarna col modo suo di concepire e di poetare, da doverlo credere il più opportuno a rivelar l’animo e i pensamenti di esso. Anzi, si direbbe che l’allettativo di Dante consista in una virtù occulta delle parole, le quali devono essere disposte al tal modo nè più nè meno; movetele, cambiate un aggettivo, sostituite un sinonimo, e non son più desse: ha versi senza significato, e che pure tutti sanno a memoria: udite que’ terzetti quali stanno, ed eccovi la vanità divien persona, e presente il passato, e figurato l’avvenire.
IX.
Noi, avvezzati dalle accademiche menzogne a non veder nel medioevo che desolazione, assassinio, violenza, stupiamo all’udir Dante rimpiangere sempre il passato. Chi ignora gli splendidi versi ove descrive la Firenze del 1100, in pace, sobria e pudica, con donne massaje e modeste, con uomini contenti al rustico vestire, con abbondante figliolanza? gloriosi e giusti in così riposato, in così bello vivere, in così fida cittadinanza, guerreggiavano nelle Crociate, mercatavano, nè mai il giglio era fatto rosso per divisione; non v’avea case vuote di famiglia, nè donne deserte per gente che esulasse in grazia della Francia. Egualmente valore e cortesia solevano, prima di Federico, trovarsi in sul paese irrigato dal Po e dall’Adige, le antiche case non erano ancora diredate delle prische virtù; gli Ordini monastici non ancora tramutati in sacchi di farina ria.
Tanta operosità, tanto fermento non poteva attuarsi senza gravi scosse; nè fa meraviglia se in Italia nessuna parte godeva pace: se non vi stavano senza guerra neppur quelli che chiude una stessa fossa e uno stesso muro.
Nazionalità non è solo l’agglomerazione d’una stirpe umana sotto unico governo; nè l’aggregazione artificiale più o men violenta di