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la quale mi faceva perdonare a chiunque m’avesse offeso: e chi allora mi avesse addimandato di cosa alcuna, la mia risposta sarebbe stata soltanto amore»1.

Bice si maritò in uno de’ Bardi; ma ben presto (racconta esso poeta) «lo Signore della giustizia chiamò questa nobile a gloriare sotto l’insegna di quella reina benedetta virgo Maria, lo cui nome fue in grandissima reverenza nelle parole di questa beata Beatrice». A lui, com’è dell’anime passionate, parve tutto il mondo avesse a prender parte al suo lutto; onde non solo la pianse in versi, ma per lettera ne informò re e principi; poi, affine di distrarsi, si approfondì in solitarj studj, e promise seco stesso di «non dir più di questa benedetta infintanto che non potesse più degnamente trattar di lei»; e sperava dirne «quello che mai non fu detto d’alcuno».

Gli amori suoi raccontò nella Vita nuova, il primo di quei libri intimi alla moderna, dove uno analizza il sentimento e rivela le proprie recondite tribulazioni. Dettata troppo spesso con pretensione erudita e scolastica aridità, ma qui e qua con semplice candore come di chi narra sè stesso, governato da una malinconia non arcigna, Dante vi si mostra poeta più che in molte poesie; contempla Beatrice nelle visioni, anche molt’anni dopo morta, e ne favella come fosse d’jeri2. A tale entusiasmo voi sentite che non riuscirà uomo nè scrittor vulgare: e se tanto soffriva per amore, che doveva essere quando vi si unissero i patimenti politici, l’esiglio immeritato, e il cader con indegni?3

  1. Vita nuova, XVIII.
  2. Guglielmo Federico Bergmann professore a Strasburgo, uno de’ più dotti e appassionati illustratori di Dante, nel Bulletin de la Société Litteraire de Strasbourg, vol. IV, pubblicò un articolo sulle pretese amanti di Dante, ove mostra che Beatrice de’ Portinari, la Pietà o la Consolatrice, la Pargoletta, Gentucca di Lucca, la Montanina, Pietra degli Scrovegni, Lisetta o furono sogni de’ commentatori e biografi, o persone allegoriche; perfino la Portinari da personaggio reale diventa per lui simbolo della beatitudine generale, genio del cristianesimo.
    No; Beatrice non è una figura semplicemente allegorica, non un’astrazione personificata in una donna senza vita nè individualità.
  3.                     Ma quel che più ti graverà le spalle
                        Sarà la compagnia malvagia e scempia
                        Con la quale tu cadrai....
                                                                     che
                        Ti si farà per tuo ben far nemica.