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nua e scortesemente franca nell’espressione; con perpetui contrapposti di rusticità e gentilezza, di ferocia e santità; un irregolato sviluppo della personalità, sottraentesi alle classificazioni della statistica; un procedere non per teoriche ma per fatti: laonde i pedanti moderni la chiamano barbara, come barbaro fu da Voltaire sentenziato Dante che la ritrasse. Ma per giudicarla rettamente bisognerebbe esser vissuti in essa; per condannarla bisognerebbe non doverle nulla, mentre da essa deriva quanto abbiamo e siamo.
Appunto per lo sfasciamento degli ordini civili, ciascuno esercitava intere e piene le proprie facoltà, nulla aspettando dal Governo, neppur la tutela. La feudalità portava l’indipendenza de’ singoli, stretti solo da promesse e giuramenti; donde un’aria di lealtà, con forme servili ma spirito ardito fin all’audacia e libertà trascorrente alla violenza, non corretta da riguardi, da consuetudini, da educazione: come dei forti ciascuno colla propria spada, o dal proprio castello, coi proprj villani signoreggiava, difendeasi, opprimeva, così de’ pensanti ciascuno di per sè davasi alla ricerca del vero, all’attuazione del buono; la società proponeasi per iscopo la virtù, come oggi si propone il ben essere; all’idea morale, alla salute dell’anima guardavano fino i più maligni e i più atroci; riconoscevasi il peccato anche commettendolo, e nasceva il bisogno d’espiarlo avanti alla giustizia divina, quando la umana non valeva a prevenirlo o punirlo. Anime straziate dalla coscienza, persone disonorate eppure avide di stima e d’onore, sottometteansi a rigide penitenze, a pellegrinaggi disastrosi, fondavano monasteri o spedali, struggevansi di rimorsi somiglianti a virtù.
II.
Nè la tradizione della scienza era perita; alcuni pochi non solo conservarono quanto gli antichi aveano saputo, ma lo accrebbero. Massimamente dopo il milleducento si videro ampliarsi le scienze e rinnovarsi le arti belle e le lettere, del cui risorgimento sol la storia convenzionale può dar merito ai poveri pedanti, fuggiaschi dalla soggiogata Grecia. Il trivio (grammatica, storia, dialettica) e il quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia, metafisica) occupavano le Università, ove Dante, come altri uomini già maturi, andavano a raccogliere non precetti elementari, ma le sublimità delle dottrine