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190 illustri italiani


11 dicembre. Gli Indiani faceano mostruosi racconti intorno ai Cannibali. — Io dico e ripeto che can-iba altro non vuol dire che popolo del Gran Kan, i cui Stati devono esser vicinissimi di qui. Esso monarca ha senza fallo vascelli in cui i sudditi suoi vanno in corso per caturare gl’Indiani delle isole; e perchè non ritornano, i loro compatrioti s’immaginano che abbianli mangiati».

Le città però e le Corti ch’egli s’era promesso non comparivano, non una civiltà bizzarra e doviziosa, bensì un’ingenuità primitiva, scarsa di bisogni e di capricci. Fra l’altre scoperse Haiti, una delle più belle isole del mondo, e destinata ad essere delle più infelici. Buoni e ospitalissimi, quegli abitanti accolsero cordialmente Colombo, e l’ajutarono a fabbricare una fortezza che chiamò la Spagnuola (Ispaniola). Sventurati! nè tampoco dubitavano che questi uomini di ferro cancellerebbero a poco andare la razza loro di sotto il sole. Allorchè i vecchi stessi in tripudio di gioja chiamavano ad alte grida i loro compatrioti, dicendo, — Venite a vedere uomini discesi dal cielo! portate loro da mangiare e da bere!» il più illustre, il più umano fra questi figli del sole firmava il loro decreto di morte, scrivendo a’ suoi sovrani: — Se le Altezze Vostre ordinassero di prenderli tutti e tenerli prigionieri nella loro isola stessa, nulla di più agevole» (12 e 14 ottobre).

Intanto una nave s’era rotta; Alonzo Pinzon colla sua era disertato, nè se n’avea contezza; onde, lasciativi alcuni, allettati da quel dolce vivere e dalle facili belle, Colombo volse al ritorno.

— Gli uomini ch’io lascio qui, possederanno al mio ritorno una tonnellata d’oro, guadagnato per via di cambj, ed avranno scoperto la miniera e le droghe. Il re e la regina potranno prima di tre anni allestir la conquista di Terrasanta, poichè io ho palesato alle Altezze Vostre il desiderio di veder i frutti della mia impresa impiegati a liberare Gerusalemme. Le Vostre Altezze ne arrisero, e dissero che ciò andava loro a grado, e che anche senza questo n’aveano gran voglia».

Ultimo anelito dello spirito religioso ispirato dalle crociate.

Ridotto a un solo legno, Cristoforo si rimbarcò, e menando seco pochi naturali, si volse al ritorno. Il vento spirò contrario e variato; poi fiera tempesta per quindici giorni minacciò di sommergere la scoperta. Qual ansia per Colombo, allorchè, conseguito lo scopo di tutta la sua vita, sul punto di recare all’Europa un nuovo mondo,