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Italia e Grecia 71

talia ambizioni ben superiori alle odierne.

E non si offenda il ministro degli affari esteri. Confrontando il suo linguaggio d’allora e di ora, mai mi è apparso esempio più istruttivo, di quanto sia pericoloso errore, comune d'altronde all’Italia e ad altri Stati, che l’iniziativa e l’azione degli Stati in certe ore solenni trovinsi governate da uomini (siano pure di animo nobile, elevatissimi, com’egli è, di mente e di coltura) ma nei quali gli anni abbiano sopito le energie, le fiamme giovanili at-