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la mente, emozioni care dell’arte, ore liete, ispirazioni serene.
Ma il poeta di Alcibiade, di Leonida e di Aristomene, ma il traduttore di Tirteo aveva anche appreso ad amare la Grecia, due volte madre e maestra della patria mia: prima nella vita del pensiero e nell’arte, poi ne’ sacrifici e ne sublimi eroismi che in questo secolo s’imposero al mondo e rovesciarono la pietra del sepolcro secolare. — Se questo affetto scaldò qualche mia pagina, quale compenso più caro potevo ambire del sapere che la parola del poeta, abbellita, in riva all’Ilisso, di